Perchè può essere utile frequentare un
CENTRO ESTIVO PSICOEDUCATIVO
DOPOSCUOLA SPECIALISTICO, POTENZIAMENTO, METODO E LABORATORI LUDICO-EDUCATIVI
Un servizio molto richiesto durante il periodo estivo è il Centro estivo psicoeducativo, in quanto il bambino o il ragazzo hanno la possibilità di essere seguiti da esperti del settore tramite incontri di gruppo per migliorare il proprio metodo di studio, svolgere i compiti scolastici, recuperare le materie e acquisire strategie efficaci per essere autonomi ed organizzati.
Il doposcuola specializzato viene effettuato da personale specializzato anche per il supporto di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Perché può essere utile frequentare un Centro estivo psicoeducativo?
Riprendere le attività relative al potenziamento attraverso un Centro estivo psicoeducativo risulta di grande importanza in anni scolastici in cui è stato necessario modulare gli obiettivi adattandoli alle esigenze di un nuovo modo di fare didattica e in cui il percorso estivo risulta essere ancor più significativo, per dare modo di ricominciare l’attività psicoeducativa in presenza, riprendendo la didattica e colmando le lacune negli apprendimenti accumulate, accompagnando i ragazzi nel ritrovare ritmo e motivazione, affinando il metodo di studio, riacquistando confidenza con le relazioni sociali tra pari ed un equilibrio e un benessere psicologico e personale.
Vuoi avere maggiori informazioni sul Centro estivo piscoeducativo? Contattaci!
Oppure iscriviti alla newsletter per restare aggiornato sulle nostre attività.
Caratteristiche del servizio
- Attività didattica associata ad attività laboratoriale;
- Attività svolte in piccoli gruppi;
- 2 ore di svolgimento dei compiti delle vacanze e 2 ore di laboratori specifici;
- I laboratori sono svolti con un’ottica ludico-educativa.
- laboratorio dell’imparare facendo;
- laboratorio del metodo di studio con strumenti digitali;
- laboratorio dei lettori;
- laboratorio degli scrittori;
- laboratorio per gestire le emozioni.

I COMPITI ESTIVI: metodo, ruolo genitoriale e come affrontarli

Quando iniziare
È preferibile lasciare al bambino/ragazzo un periodo di riposo di circa due settimane dopo la fine dell’anno scolastico, per poi riprendere l’attività di studio a fine Giugno\inizio Luglio distribuendo equamente il lavoro su tutto il restante periodo estivo.
Come organizzare il tempo dedicato ai compiti estivi?
Si consiglia di scegliere 3 giorni alla settimana da dedicare allo studio, poiché chiedere al bambino/ragazzo di svolgere i compiti tutti i giorni della settimana durante il periodo estivo potrebbe risultare demotivante e scoraggiante.
Durante i giorni fissati per lo studio si ritiene necessario stabilire una fascia oraria per lo svolgimento dei compiti, che varia a seconda della fascia di età:
- per le scuole primarie potrebbe essere sufficiente dedicare allo studio un’ora e mezza circa;
- per le scuole secondarie di primo grado si consiglia di stabilire un tempo di circa due ore;
- per le scuole secondarie di secondo grado si consiglia di lasciare che il ragazzo organizzi il proprio studio in modo autonomo, considerando che questo grado scolastico richiederebbe una media di 8/10 ore settimanali.
È comunque preferibile sempre richiedere al bambino/ragazzo di svolgere i propri compiti durante le ore mattutine, in modo da avere poi tutta la giornata libera da dedicare allo svago.

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E se i compiti vengono conclusi molto prima dell'inizio dell'anno scolastico?
Questa condizione non dovrebbe verificarsi, in quanto si consiglia di distribuire il carico di studio in modo equo durante tutto il periodo estivo. Tuttavia, nel caso in cui il bambino/ragazzo termini i propri compiti molto prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, risulta utile fare un piccolo ripasso generale, soprattutto per le materie in cui si riscontra maggiore difficoltà, nelle due settimane antecedenti l’inizio della scuola.
Nel nostro servizio le settimane antecedenti all’inizio della scuola sono fondamentali per rimettere “in moto“ i processi cognitivi, riallenare l’attenzione e rifocalizzarsi per “scaldare i motori” prima di ricominciare la lunga gara dell’anno scolastico.
E’ consigliabile portare i compiti in luoghi di vacanza o al mare?
Non è consigliabile coniugare compiti e divertimento poiché si rischia che il tempo dedicato allo studio sia tempo perso a causa delle frequenti distrazioni.
Perciò è preferibile svolgere le attività di studio al mattino in un luogo diverso da dove si svolgono le canoniche attività di gioco e svago estive. Tale luogo dovrebbe essere il più possibile privo di fonti di distrazione per aiutare il bambino/ragazzo a mantenere l’attenzione e la concentrazione sul compito.


Il ruolo dei genitori
Il periodo estivo ricco di impegni e momenti di svago potrebbe portare il genitore ad intervenire per velocizzare lo svolgimento dei compiti anche e soprattutto quando richiedono maggior tempo e impegno da parte del giovane.
È invece importante incoraggiare l’autonomia del bambino/ragazzo durante le attività di studio, evitando di sostituirsi nel momento in cui si riscontrano delle difficoltà.
Tuttavia, è necessario coniugare l’autonomia del bambino\ragazzo con il ruolo di supervisione finale del compito svolto, per monitorare che di volta in volta lo studio sia stato eseguito in modo adeguato.
È meglio fare delle pause durante i compiti?
Ogni bambino ha una soglia di attenzione concentrazione diversa.
In generale è importante fare delle piccole pause durante lo svolgimento dei compiti, per esempio 20-25 minuti e poi fare pause di 5-10 minuti, in questo modo il bambino riesce a svagarsi e a recuperare l’attenzione.

IL METODO DI STUDIO

Da dove cominciare?
- Occorre organizzare lo spazio dove il bambino svolgerà i compiti, che deve essere ordinato e silenzioso senza elementi che possono distrarlo.
- Il bimbo deve avere davanti a sé solo i materiali che gli servono per svolgere le attività.
- Bisogna iniziare dalle materie che richiedono maggior concentrazione, è fondamentale infatti che il ragazzo per consolidare le conoscenze e prima di svolgere gli esercizi assegnati studi o ripassi la parte teorica a cui si riferiscono. molto spesso invece i ragazzi fanno all’inverso, ritrovandosi poi a non saper affrontare le richieste dei vari compiti.
Per approfondire e chiarire alcuni concetti e rendere più divertente e stimolante l’apprendimento a volte occorre andare oltre il libro di testo. Possono essere utili ad esempio supporti come internet, il vocabolario, i film o le canzoni. Ovviamente bisogna saper utilizzare questi strumenti per non perdersi nei loro meandri e per non perdere la loro utilità.