“Mal di Dad: l’epidemia di ansia contagia i ventenni. Boom di richieste di aiuto psicologico all’università”
“Ragazzi depressi e stanchi: in aumento le richieste di aiuto”
“I giovani non escono più, si sono rassegnati. Ufficialmente non c’è nessun look down ma loro non vivono più”
Sono alcuni dei titoli di giornali che ormai quotidianamente segnalano il costo sulle giovani generazioni dell’era pandemica.
E’ tangibile per noi operatori del settore il costante aumento della richiesta di aiuto.
Segnalazioni di casi di ansia, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi, sessuali e alimentari, in bambini e ragazzi.
“C’è chi in classe torna solo con il corpo e non con la testa”, altri si rifugiano nelle loro stanze e non hanno intenzione di uscire.
La spensieratezza, la libertà, la speranza sono le cose più preziose che la giovinezza permette di respirare e sperimentare.
L’insicurezza a cui sono sottoposti i nostri giovani, i nostri bambini, è quella visibile tangibilmente da noi a Cresco ogni giorno.
La sensazione di precarietà, frammenta le esperienze dei nostri ragazzi: il senso di insicurezza ed allarme costante stanno diventando giorno dopo giorno la vera ricaduta delle conseguenze della pandemia sui nostri ragazzi.
Ansia, inquietudine, preoccupazione per il futuro, rassegnazione ad uno stare vuoto o assorto nei social, che paralizza il presente e il futuro in una bolla, da cui diventa sempre più spesso difficile uscire, poiché sembra confortare restare nella propria zona o si è iper attivati dall’incertezza quotidiana.
Ed è cosi che tutto poi si paralizza.
Il supporto, la prevenzione e lo stare accanto nella “cura” è il riconoscimento più grande che possiamo dedicare ai nostri bambini e ragazzi, a cui questa pandemia e lo stato di insicurezza a cui sono sottoposti hanno tolto tanto.
Dobbiamo a loro tanto, dobbiamo a loro la Cura, il futuro, la speranza.
Per avere informazioni dettagliate sul servizio e concordare un primo colloquio gratuito, chiamare il numero 049 9865079 oppure il 380 5971396.