Capita di ricevere genitori che si sentono inevitabilmente posti davanti a questi dilemmi:
- È il bambino tranquillo, che sta alle regole ed educato che vedono a scuola o è il bambino irrequieto, irascibile e capriccioso che vediamo a casa?
- È il ragazzino schivo, disattento, poco partecipe e demotivato che vedono i prof o è il ragazzino che impiega ore ed ore sui compiti, insicuro ed emotivo che vediamo a casa?
- Siamo noi o i prof a non vederci chiaro?
- Nostro figlio è dottor Jekyll o mister Hyde?
Il punto è confondere “chi è” con “cosa fa “, a cosa sta rispondendo, con cosa si sta misurando, con cosa sta “risuonando”, mettendo in atto amplificazioni o stonature di sé.
Perché possiamo essere magnifici violini, ma risuonare in modo differente in base alle mani che toccano le nostre corde, all’acustica del luogo o agli altri strumenti che concorrono con noi a creare le diverse melodie.
Chiedersi chi è il proprio figlio genera apprensione, perché rimanda a due sole possibilità: sono io genitore che non riconosco mio figlio oppure sono gli altri a non capirlo? Questione che spesso genera svariate incomprensioni tra scuola e famiglia. È come chiedersi se è sbagliato il violino o l’orchestra.
È negli spazi di queste domande, che il nostro lavoro di supporto ai ragazzi e alle loro famiglie, è affine a quello di un direttore d’orchestra, affinché ciascun elemento possa trovare il proprio accordo migliore.
Risuonare assieme agli altri, ben oltre il concetto di giusto o sbagliato.
Per questo, per il nostro Servizio, non vi è nulla di più funzionale, che creare una rete di connessione continua attorno ai ragazzi tra genitori, insegnati e Cresco.
Per avere informazioni dettagliate sul servizio e concordare un primo colloquio gratuito, chiamare il numero 049 9865079 oppure il 380 5971396.